In occasione del 10° anno di attività dello I.A.S. 2000-2010 nasce l'idea di unire insieme i pensieri di tutte quelle persone che hanno fatto e fanno la nostra storia. Di seguito l'intervista fatta a Roberta Paolini:
-presentati:
Roberta Paolini, segretaria e insegnante di Movimento tonificante allo I.A.S.
-la tua ambizione:
vivere una vita piena e felice.
-raccontaci la tua storia allo I.A.S…emozioni:
io sono arrivata allo I.A.S. nel 2002 iscrivendomi al corso di danza insieme ad Annalisa, e da allora non l'ho più lasciato. Più passano gli anni e più il mio legame con questa scuola è profondo e indissolubile. Ovviamente ci sono stati momenti difficili che però si sono sempre risolti e che sono serviti per rafforzare l'affetto e la stima che provo per lo I.A.S. Oggi per me essere parte dello staff è una grande soddisfazione, che mi permette di ricambiare con il mio lavoro quello che lo I.A.S. è riuscito a trasmettermi negli anni...emozioni, affetto, allegria...
-che corso frequenti o hai frequentato da noi:
frequento il corso semi professionale di danza e la mia classe è la mitica 5acc.
-il tuo pensiero sulla danza o fitness:
la danza richiede sacrificio e dedizione mettendo a dura prova la passione, ma se riesci ad essere più forte di lei saprà regalarti sensazioni uniche.
-un commento sul tuo insegnante:
quello che si dice “genio e sregolatezza”. Idee sensazionali e una fantasia fuori dal comune...ma non gli mettere in mano carta burocratiche, regole e scadenze perché oltre ad impazzire lei, fa impazzire anche gli altri.
-un’emozione indimenticabile:
luglio 2009 la 5acc vince il primo premio al concorso internazionale “Proballet Sanremo”, contro ogni pronostico e ogni aspettativa!!!
-una storia simpatica da raccontare:
la 5acc, di cui faccio parte, si è contraddistinta negli anni per la sua capacità nell'organizzare parate dedicate alla propria insegnante Lucia. Nel dettaglio si tratta di vere e proprie sfilate a tema organizzate con costumi, scenografie, musiche e accessori vari, le quali per noi rappresentano un gesto di affetto e riconoscimento che vanno a sostituire parole che spesso sono difficili da pronunciare. Sono state fatte parate a seguito di vittorie a concorsi, in occasione di compleanni e molto altro....insomma è un vero e proprio rituale attraverso il quale riusciamo a trasmettere il nostro legame a Lucia e all'intero I.A.S.
-un momento da dimenticare:
come tutti i legami veri e importanti ci sono stati anche momenti da dimenticare. In particolare ricordo qualche anno fa un periodo veramente nero, si potrebbe definire un momento di transito tipico dell'età adolescenziale dove non si sa ancora quello che si vuole, che ci si ribella a tutto e a tutti, che si vuol contrastare ogni regola. Per fortuna è stato breve e ad oggi ripensandoci mi viene da sorridere.
-un ricordo:
un evento che ricordo con piacere è la mia prima esperienza in ambito concorsi con l'amatissimo balletto “Cadute e Riprese”. Per me e per l'intero gruppo furono dei giorni magici e indimenticabili. Per noi infatti, oltre ad essere il primo confronto diretto con altre scuole, era anche la prima volta che venivamo valutate da una giuria del settore. La cosa che ci diede grande soddisfazione fu il risultato che andò di gran lunga oltre le nostre aspettative, in quanto riuscimmo ad entrare in finale superando molte altre scuole veterane del concorso.
-un rimpianto:
ad oggi non posso dire di avere rimpianti, perché tutto quello che ha caratterizzato la mia storia con lo I.A.S. è servito nel bene o nel male a costruire e rafforzare il legame che c'è oggi.
-una critica:
dopo tutti questi complimenti una bella critica ci starebbe proprio bene... ma non riesco a farne perché sapendo tutto il lavoro che c'è alle spalle dello I.A.S. ogni critica mi sembrerebbe distruttiva anziché costruttiva.
-raccontaci cosa si prova a stare sul palco:
stare sul palco è indescrivibile perché si prova qualcosa che si genera nel momento in cui entri sul palco e si spegne appena esci. Un qualcosa che ogni volta si ripresenta come se fosse la prima volta, che ti estranea dal resto del mondo. Si provano sensazioni uniche che vanno vissute e non raccontate.
-stare nelle quinte:
stare nelle quinte è emozionante ma anche divertente. Perché oltre all'agitazione di esibirsi a breve, c'è anche tutto l'aspetto che riguarda i preparativi pre-esibizione. Infatti c'è chi si scalda in solitudine, chi tra uno stiramento e l'altro corre a chiedere cosa c'è dopo quel passo, chi addirittura già pronto per entrare sul palco fa uno sprint nei camerini perché si è reso conto di essersi dimenticato un accessorio del vestito.
-stare nel pubblico:
stare nel pubblico genera due stati d'animo. Il primo è piacevole in quanto nasce dal fatto che qualcuno si sta esibendo per te, per il tuo piacere. Il secondo invece è completamente l'opposto, in quanto ci vorresti essere tu su quel palco a ballare per quel pubblico.
-la cosa che piu’ apprezzi:
dello I.A.S. apprezzo prima di tutto l'atmosfera familiare che si respira, la disponibilità e la sensibilità ai problemi degli altri.
-una frase che rappresenta il tuo legame con lo I.A.S.:
come qualcuno canta: viva lo I.A.S. che ci fa crescere, viva lo I.A.S. ci fa sognare, viva lo I.A.S. chi non lo prova non lo sa!
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