In occasione del 10° anno di attività dello I.A.S. 2000-2010 nasce l'idea di unire insieme i pensieri di tutte quelle persone che hanno fatto e fanno la nostra storia. Di seguito l'intervista fatta ad Alice Pazzini:
-nome cognome e professione:
Mi chiamo Pazzini Alice e frequento la 2° media di Bientina, ho 12 anni
-la tua ambizione:
Mi piacerebbe formare una compagnia di ballerini professionale e fare spettacoli in molti teatri del mondo
-raccontaci la tua storia allo I.A.S…emozioni:
Ho iniziato a frequentare lo I.A.S all'età di 5 anni per gioco. All'inizio la mia insegnante era Katia, poi ho iniziato, 2 anni dopo, i corsi di danza classica e contemporanea con Lucia.
Io e le mie compagne formiamo un bel gruppo affiatato, ci vogliamo molto bene e ci stimiamo a vicenda. Abbiamo iniziato a partecipare ai concorsi nazionali e internazionali nel 2005 e ogni volta è stata sempre una esperienza indimenticabile soprattutto le volte che abbiamo vinto. Abbiamo fatto anche molti spettacoli in teatro e ogni volta mi sono sempre divertita e appassionata.
-che corso frequenti o hai frequentato da noi:
Frequento i corsi professionali di danza classica, contemporanea, carattere e laboratorio coreografico.
-il tuo pensiero sulla danza o fitness:
La danza è lo strumento con il quale riesco ad esprimermi meglio. E' una passione che mi accompagna da quando sono piccola. Un modo per liberarsi e muoversi nello spazio e non pensare a niente.
-un commento sul tuo insegnante:
Lucia è un' insegnante fantastica, molto creativa, ed una coreografa eccezionale. Ogni sua coreografia è un' opera d' arte. Ci aiuta nei momenti del bisogno e ci vuole tantissimo bene. Inoltre è anche simpatica e ci da sempre dei consigli a fin di bene. A volte ci critica ma sempre per farci crescere e lavorare ancora meglio, con più impegno.
-un’emozione indimenticabile:
La vittoria a Castiglioncello con il balletto " Ego sum qui est in te" che ci ha dato tante soddisfazioni. Una vittoria che per il nostro gruppo rimarrà nella storia perché molto inaspettata. Non pensavamo di poter vincere un concorso così importante...
-una storia simpatica da raccontare:
ci sono molte cose divertenti da raccontare. Una storia simpatica, per esempio, è quando abbiamo ballato a Lecce in un piccolissimo palco con il balletto "Io mi Adoro". Mentre ballavamo ci scappava da ridere per il piccolo spazio. Ma poi alla fine il pubblico si è alzato in piedi per applaudirci e noi siamo rimaste molto soddisfatte e sorprese. Tutto sommato il balletto non era venuto male come ci sembrava.
-un momento da dimenticare:
Al ritorno da Lecce il treno Eurostar su cui viaggiavamo si è guastato e siamo rimasti sotto il sole e il caldo di Luglio per quasi tre ore, e invece di tornare a casa con un treno decente ci hanno fatto viaggiare su un treno lurido, sporco, lento e vecchio. Siamo arrivate a casa con cinque ore di ritardo e stressate da tutto il viaggio.
-un ricordo:
I ricordi sono tanti. Per esempio ho un bel ricordo di quando siamo andati per la prima volta al teatro Orione a Roma per le semifinali del Concorso Danzasi. Ricordo di aver provato tante emozioni, soprattutto l'anno successivo quando ci hanno comunicato che eravamo passate alle finali. E in più la sera della finale ci hanno assegnato una menzione speciale per la coreografia di "Chiuse a Chiave". Due anni dopo abbiamo vinto il concorso con tutti e due i balletti "Io mi adoro" ed "Ego Sum Qui Est In Te". E' stata una soddisfazione immensa.
-un rimpianto:
non mi sento di avere rimpianti
-una critica:
quando siamo andate a Roma nel 2007 con il balletto "E' l'ora" una giurata ci ha assegnato il voto 4. Mentre altri giurati ci hanno dato voti migliori. Questo voto lo abbiamo elaborato e ci ha dato anche più motivazioni per fare meglio, infatti l'anno dopo abbiamo vinto il concorso e la giurata in questione ci ha fatto i complimenti e assegnato un bel voto. Dalle critiche si impara sempre qualcosa.
-raccontaci cosa si prova a stare sul palco:
Mentre si sta sul palco si prova un emozione fortissima. Sul palco non ho paura ma invece trovo la forza e il coraggio per esprimermi al meglio e fare bene l'esibizione per dare tanta emozione a chi ci guarda.
-stare nelle quinte:
Mentre siamo dietro le quinte il sentimento che prevale è quello della paura di essersi dimenticati la coreografia... il cuore ci batte fortissimo e ci facciamo coraggio l'una con l'altra. Mentre balla il gruppo precedente noi ci riscaldiamo al massimo, e quando tocca a noi tutta la paura svanisce: E' IL NOSTRO MOMENTO!
-stare nel pubblico:
Preferisco ballare sul palco. Però quando, ad un concorso, guardiamo gli altri gruppi ballare ci serve come confronto e in questo caso mi piace osservare gli altri, specialmente se sono bravi.
-la cosa che piu’ apprezzi:
Il mio gruppo, la mia insegnante e tutta la scuola.
-una frase che rappresenta il tuo legame con lo I.A.S.:
LA MISERIA è IL PREZZO CHE PAGA CHI è SENZA FANTASIA.
domenica 20 giugno 2010
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