lunedì 3 maggio 2010

In occasione del 10° anno di attività dello I.A.S. 2000-2010, nasce l'idea di unire insieme i pensieri di tutte quelle persone che hanno fatto e fanno la nostra storia. Di seguito l'intervista fatta a Giada Puccinelli:

-Presentati:
Giada Puccinelli Studentessa

-Raccontaci la tua storia allo I.A.S…emozioni:
Mia madre mi portò qui all’età di 4-5 anni e da lì è cominciato tutto il mio percorso fino a oggi. Purtroppo smisi un anno e sinceramente non ricordo il perché ma ricominciai subito l’anno dopo. Qualche anno più avanti ci fu il passaggio dalla propedeutica alla 1 accademica. Eravamo tante in quel gruppo, ma andando in là con gli anni alcune smisero e siamo così rimaste un gruppo di poche persone ma più che funzionale. Cominciammo a fare i concorsi, ad avere le prime delusioni che però ci aiutarono per migliorare fino ad arrivare ad avere tante soddisfazioni conquistate con tanto sudore e sacrificio! Come tutti abbiamo avuto momenti brutti, situazioni non propriamente facili da superare, ma tutto ciò ci ha aiutato a crescere e a maturare portandoci ad essere le persone che siamo. Ovviamente ci sono stati e ci sono tutt’ora dei momenti fantastici ad esempio la prima volta sulle punte o addirittura la nascita della PBP. Ecco la mia storia allo I.A.S. praticamente ci ho passato e ci sto passando tutta la mia vita e ne sono felicissima e orgogliosa!-

-Che corso frequenti o hai frequentato da noi:
Professionale.

-Il tuo pensiero sulla danza o fitness:
Quando si comunica al pubblico con il corpo invece che con la voce.- Un commento sul tuo insegnante: E’ la persona che stimo di più per tutte le sue qualità tra cui la fantasia, la forza di volontà e soprattutto la sensibilità.

-Un’emozione indimenticabile:
Sicuramente la vittoria a Castiglioncello con Ego sum qui est in te.

-Una storia simpatica da raccontare:
Eravamo sul treno per andare a Lecce quando arriva un bimbo che comincia a fare delle smorfie alla Luci, lei pur dicendogli di smettere continuava.. la faccenda è durata un bel po’! ahahah.

-Un momento da dimenticare:
Il 4 della Bernabini a Roma anche se ci ha fatto crescere tanto..

-Un ricordo:
Lo stage a Lecce’08

-Un rimpianto:
Aver smesso un anno.

-Una critica:
Non ho veramente niente da criticare!!

-Raccontaci cosa si prova a stare sul palco:
Emozioni che non personalmente non riesco a riportare.

-Stare nelle quinte:
C’è un grande via vai, il lavoro maggiore è la dietro!

-Stare nel pubblico:
Non sono spesso “nel pubblico” quindi non so cosa voglia dire ma credo che

-La cosa che piu’ apprezzi:
La fiducia che l’insegnante ripone in noi.

-Una frase che rappresenta il tuo legame con lo I.A.S.:
“Cos’è la stanchezza? La nostra forza”

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